IL MIO INTERLOCUTORE E' IL PROF ZOINO, E NON ...

Rivolgo il seguente breve commento esclusivamente a Francesco Zoino, il prof che ha voluto e messo su (stavo per dire "creato" ...) questo forum, e soprattutto ai contenuti della sua lettera pubblicata sul sito del Volta (http://www.itisvoltanapoli.com/index.php/forum).
La premessa necessaria (ma a quanto pare non sufficiente) è che il forum su cui scriviamo non è il forum dell'Itis Volta. Questo non significa, certo, che si può farne qualunque uso (ci sono sempre le Leggi dello stato, la netiquette di internet e il buon gusto personale), però significa che nella scuola Volta, da quello che scopa nei suoi locali alla ministra, nessuno ha il diritto di manovrare per dettare regole al forum derivanti da propri e personali opinioni e... desideri.
In una "piazza" pubblica come questa, accadono eventi i più vari, si esprimono opinioni posate e conformate ma pure confliggenti e asìncrone, si esercitano passioni e razionalità di molti tipi. Per questa ragione, se qualcuno cala dall'alto e si mette a selezionare eventi, opinioni e idee in base a criteri soggettivi e ad etiche personali, diciamo così "a seconda dei suoi gusti", la piazza non è più pubblica ma si identifica, si marchia, con quelle idee, quelle opinioni, quei criteri.
E' come se io entrassi in casa vostra e mi prodigassi a cambiare quadri che considero brutti, arredamento che considero troppo moderno, o perfino usi e costumi della vostra famiglia, che considero non conformi alla mia morale.
E' pleonastico: io non mi sognerei mai di fare un'azione del genere. Ma la metafora serve a suggerire a chi queste azioni le fa, che in questi casi non si cambia casa, ma si accompagna l'ospite all'uscita.
Entrando un attimo nel merito: è abbastanza facile analizzare lo scopo che muove le censure, le proteste, le levate di scudi; nel caso della scuola, si tratta di "proteggere gli studenti" da orripilanti offese moral-etico-inopportun-cheschifo del tipo, chessò, un banner pubblicitario che invitasse a procacciarsi incontri più o meno amorosi. Bene, è possibile che questo sia un proposito sano (il banner non lo produce il prof Zoino, nda). Ma, ahimé (anzi: ahiloro), il più delle volte le persone esportano nel pubblico i propri travagli privati; un'infanzia vissuta di slalom tra le insicurezze, una costruzione psichica incidentata dai tabù, le sofferenze profonde dovute ad astinenze e manchevolezze, possono rendere dogmatico e non ragionato il giudizio. E si perviene così ad atteggiamenti santificati, eroici (come il "proteggere", appunto) senza accorgersi che tutto nasce da un egoistico, irrefrenabile bisogno di affermare i propri fanciulleschi capricci sublimati in argomenti etici.
Per fortuna, all'Alessandro Volta non c'è nessuno così; viviamo in un confortevole ambiente di rispetto reciproco e di libera espressione delle idee, anche le più scomode. Ma mi chiedo: in una scuola pubblica, arena di cultura e di esercizi di libertà e democrazia, è auspicabile la presenza dell'oscurantismo sebbene camuffato e giustificato? A una persona che insegna, bisogna proprio insegnare che vietare e proibire è il "miglior" modo per ostacolare l'Uomo nella sua ricerca di libertà e felicità? Come sono tristi e tetri coloro che dicono "No"! Hanno forse una migliore maschera pubblica, ne convengo; ma sono vivi?